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LA RUMEUR DU MONDE#1 -VIMEO CHANNEL
Un’esperienza che inizio. Forse un nuovo progetto. Un canale su VIMEO dal titolo LA RUMEUR DU MONDE #1
A PROPOSITO DI INTREPIDI E CORSARI
Lettere Corsare su Filmidee : http://www.filmidee.it/2012/10/lettere-corsare/
Una recensione di Giona A. Nazzaro sul mensile RUMORE, dicembre 2012:
“Giovanni Cioni , uno dei talenti più interessanti della rinascita del cinema del reale in Italia (…) si cimenta con quello che è senza dubbio alcuno il film più temerario della sua carriera. Integrando magistralmente la cosiddetta finzione e il documentario, due categorie che non hanno nessun significato nel cinema di Cioni ma che usiamo per amor di chiarezza, Gli Intrepidi mette in scena, a partire da una semplice suggestione salgariana – i cannibali – l’erranza di una banda di adolescenti dell’Appennino Toscano. Progressivamente i piani del reale si sovrappongono.
I pirati di Salgari si manifestano ai ragazzi che si rispecchiano in essi come desiderio e evocazione di un altrove. E poi il fantasma di un film da fare, mentre si sogna di essere da un’altra parte del mondo. Cioni gioca con grande e visibile piacere. Gli Intrepidi è uno di quei film nei quali la libertà del gesto diventa segno di una possibilità politica. Ed è nel segno di questa possibilità che Cioni costruisce dalle fonfdamenta un mondo nel quale David Bowie, Salgari e i cannibali dei libri di avventure di una volta si danno la mano per evocare la possibilità di una vita ancora tutta da inventare. Con una leggerezza e un calore che toglie il fiato nelle sequenze più intense.”
CANTIERE PER ULISSE, FESTIVAL DEI POPOLI, 12 NOVEMBRE
Lunedì 12 novembre alle ore 15 allo Spazio Uno, nell’ambito della nuova sezione del Festival dei Popoli, Panorama in Cantiere, organizzata con Documentaristi anonimi e Cinemaitaliano.info, presento il cantiere del mio progetto Per Ulisse.
Il titolo che ho dato al cantiere è IL FILM SENZA CONFINE – la vita al tempo del film, oltre il film…
Frequento da qualche anno il Ponterosso, come se fossi stato adottato in questo che sembra un porto di mare. Ero stato invitato da Stefano Sarri a fare delle interviste. Ho proposto di inventare un film da fare, con loro. Ho proposto che sia un film PER Ulisse. Ulisse che è lo scomparso, in preda a mostri e sirene, che torna dal paese dei morti, in un viaggio senza fine. Il suo nome è nessuno, è lo sconosciuto che si racconta dopo aver sentito narrare le sue gesta.
Sono qualche anno che giro, in un’esperienza che per me è uno scambio. Uno scambio che si nutre del tempo, il tempo trascorso a parlare, ascoltare, vivere assieme. Ma anche a condividere l’elaborazione del film. A creare situazioni, immagini, che suscitino il racconto, il gesto, l’ascolto.
Il film potrebbe essere senza fine, come la vita che prosegue e le cui vicissitudini entrano a far parte del film. Perlomeno del tempo in cui sto facendo il film. Potrei fare un film con ognuna delle persone che ho conosciuto al Ponterosso. La questione che voglio aprire nel cantiere risiede proprio in questo rapporto, quasi di inadeguatezza tra il film in corso e il reale della vita. Allora la domanda è perchè fare un film del genere ? Non si tratta di documentare ( non solo). Forse per ritrovare qualcosa di mio (e che appartenga ad ognuno di noi) nel vissuto degli altri.