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laboratorio OLTRECONFINE (febbraio-giugno 2015)
In collaborazione con la Film Commission Val d’Aosta, dal 28 febbraio inizio un laboratorio di cinema del reale intitolato OLTRECONFINE. Un laboratorio dove esplorare l’idea di confini attraverso la scrittura e realizzazione di una serie di film corti, film essai, prove di cinema, cinema del reale o appunto “cinema oltre confine”. Lavori realizzati in collettivo o realizzati individualmente come proposte e declinazioni libere dell’idea di confine. Uno spunto narrativo di partenza, per questo viaggio che intraprendiamo, sono i Canti Orfici di Dino Campana. Più che uno spunto narrativo, un materiale poetico, una mappa di ispirazione. Per un laboratorio che può essere l’inizio di un nuovo viaggio.
per approfondimenti e informazioni pratiche, leggi sul sito della Filmcommission Vallée d’Aoste
MAGGIO 2014 – Per Ulisse – La Rumeur du Monde
Ecco il calendario delle proiezioni di Per Ulisse a maggio e dell’installazione La Rumeur du Monde a Villa Romana a Firenze, in cui saranno proiettati i miei film Nous/Autres, In Purgatorio, Gli Intrepidi e Per Ulisse
10 maggio – Per Ulisse a Terra Nostra, rencontres de cinéma documentaire dans les Cévennes organisées par L’Oeil du Vent http://loeilduvent.net/TerraNostra.html . Je serai présent
13 maggio – Per Ulisse a Bologna al cinema Odeon (ore 21via Mascarella,3) in una serata organizzata dagli amici del Kinodromo (che l’anno scorso avevano presentato In Purgatorio e Gli Intrepidi) assieme a Sala Doc. Sarò presente.
22 mai – In Purgatorio, cinema Le Zola, Villeurbanne (Lyon)
mercoledi 28 maggio – Per Ulisse a Roma in concorso al Contest-il documentario in sala, Nuovo Cinema Aquila, ore 20.30, sala 1 in anteprima (replica il 30 ore 16.30 sala 3)
Dal 22 al 30 maggio, Villa Romana a Firenze accoglie la mia installazione, La Rumeur du Monde.
La Rumeur du Monde sono “film muti da ascoltare”, alcuni in super8, altri in 16mm, fatti tra le strade di Bombay, Lisbona e Bruxelles negli anni 80 e 90, passaggi di un film-sopralluogo a Lisbona, una visione immobile di Napoli, scene di un film nella metropolitana di Parigi. Come in un trittico rilavorato per l’occasione, sono proiettati in simultanea su 3 pareti della sala, a creare corrispondenze segrete e inattese.
Questa è anche l’occasione di fare ascoltare un pezzo per 6 strumenti, Relatos Breves#3, di un compositore argentino, Juan Carlos Tolosa, amico mio conosciuto a Bruxelles – al quale malgrado la distanza mi lega una profonda complicità – la stessa che mi lega a Barbara Manzetti, Morad Ammar, Sofie Kokaj, Marta Wengorovius, Marion Gizard, Marie-Paule Stokart, Enzo Pezzella, che hanno partecipato ai film della Rumeur. O che mi lega a Silvia Guasti, una protagonista di Per Ulisse, che leggerà alcune sue poesie in apertura.
“In tutti i film ci sono i film che non abbiamo fatto. Poi c’è la vita. Essere in vita, dove. C’è il mondo, i luoghi del mondo nei quali ho vissuto o che ho percorso, le persone che ho incontrato, con cui ho vissuto, che compongono il film della mia vita. Non perché la mia vita sia un film (e comunque non saprei quale titolo dargli, ad un ipotetico film della mia vita, e magari ne farei una commedia musicale) – ma perché mi rendo conto che fare cinema è un mio tentativo di vivere il mondo, di raggiungerlo… di andare dentro La rumeur du monde. Dentro la voce, distante e presente, spesso non identificabile, il mormorio di storie possibili. Il mondo nel quale ti muovi, nel quale sei immerso ma che è sempre distante. Come se fosse presente e assente in uno stesso movimento.”
La sera, nel giardino alle 21.30, proiezione dei miei lungometraggi, di cui due, Nous/Autres e Gli Intrepidi, inediti a Firenze – oltre a In Purgatorio e Per Ulisse
TOPOGRAFIE: In Purgatorio, Nous/Autres et Témoins Lisboa aout 00 a Napoli
Tre film, tre città, Napoli, Bruxelles e Lisbona: è il tema che ho proposto per un incontro che il Napoli Film Festival (in collaborazione con l’Università Suor Orsola Benincasa) mi hanno invitato a tenere, con proiezione dei film, un laboratorio in cui parlo della scrittura cinematografica della città e un sopralluogo in purgatorio. Il laboratorio si terrà presso la sede dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” (Corso Vittorio Emanuele n. 292)
il giovedì 3 ottobre alle 15.30 proiezione di IN PURGATORIO e alle 16.45 proiezione di NOUS/AUTRES
il venerdì 4 ottobre dalle 15. 30 alle 18.30 il laboratorio con estratti di TEMOINS LISBOA e la visione di estratti di lavorazione di In Purgatorio e appunti.
Il sabato 5 ottobre alle ore 10.00 dalla sede dell’Università partirà il sopralluogo.
Fare un film crea un legame. In un certo senso faccio film per abitare i luoghi dove vivo, o dove vivrei. Tornare a Napoli per me è tornare alla città dove ho fatto un film. Un film che ho iniziato appunto per potere conoscere e vivere questa città – e magari per farmici adottare.
La proposta che faccio per questo incontro è legata a questa esperienza della città come scrittura cinematografica che è al cuore di In Purgatorio e di altri lavori. Potrei dire che sono tre città-film o film-città: Napoli (in Purgatorio e Prima di Napoli), Lisbona (Témoins Lisboa Aout 00), Bruxelles (Nous/Autres). Non conoscevo Napoli prima di iniziare la scrittura di In Purgatorio. Conoscevo Lisbona quando ho fatto un film che è un sopralluogo per un film di cui non c’era una storia, salvo stare lì, nei luoghi di passaggio, ed aspettare. Nous/Autres è l’ultimo film che ho fatto a Bruxelles, città nella quale sono cresciuto e ho iniziato a fare cinema.
Non si fa un film su una città. In Purgatorio non è un film su Napoli, è un film a Napoli. Una città è sempre oltre, irriducibile al discorso che si tenta di costruire. A Lisbona posso essere solo testimone, le persone incrociate sono solo testimoni di quello che starebbe succedendo (da cui il titolo). Nous/Autres si svolge a Bruxelles nel giugno 2001, come recita il titolo, ma inizia in una casa abbandonata e quasi fantomatica per tornare nei luoghi reali (bar, un centro anziani, strade del quartiere) quasi che questi luoghi reali diventino la scena fantomatica di una vicenda della memoria.

