PER ULISSE

“Un film visionario e poetico che rimanda a dei maestri del cinema italiano come Pasolini e Bellocchio. Un’opera triste e vitale che canta il lutto del mondo.

Un film visionnaire et poétique qui renvoie à des maîtres du cinéma italien tels que Pasolini et Bellocchio. Une œuvre triste et vitale qui chante le deuil du monde.” (Luciano Barisone, Visions du Réel. aprile 2013)

Ulisse Locandina Print

(IT) Un centro di socializzazione a Firenze, frequentato da ex-tossicodipendenti, persone uscite dal carcere, senza domicilio, persone con percorsi psichiatrici. Lo frequento da qualche anno, come se fossi stato adottato in questo che sembra un porto di mare. Alcuni scompaiono, magari ricompaiono dopo qualche mese, magari non tornano più. Altri sbarcano, con la loro storia.
Ero stato invitato a fare delle interviste. Ho proposto di inventare un film da fare, con loro. Anche per loro. Ognuno è solo con il proprio vissuto. Possiamo immaginarlo. Ho evocato il viaggio di Ulisse. Ulisse che è lo scomparso, in preda a mostri e sirene, che torna dal paese dei morti. Il suo nome è nessuno, è lo sconosciuto che si racconta.
(FR) Un centre de socialisation à Florence, fréquenté par des ex toxicomanes, des gens sortis de prison, des sans abris, des personnes avec des problèmes psychiatriques. J’ai passé quelques années à fréquenter ce lieu comme si j’avais été adopté dans cette sorte de port de mer – d’où certains disparaissent, pour revenir après quelques mois, d’autres sans plus laisser de nouvelles, D’autres débarquent, chacun avec son histoire.
J’avais été invité pour faire des entretiens. J’ai proposé d’inventer un film à faire, avec eux. Et même pour eux. Chacun est seul avec son vécu. On ne peut que l’imaginer. J’ai évoqué le voyage d’Ulysse. Ulysse qui est celui qui a disparu, aux prises avec les sirènes et les monstres, qui revient du pays des morts. Son nom est personne, Il est l’inconnu qui se raconte
Première à VISIONS DU REEL, Nyon, – en compétition internationale – avril 2013
ETATS GENERAUX DU DOCUMENTAIRE, LUSSAS– Expériences du regard – Agosto 2013
Festival du cinéma des Peuples Anûû-Rû Abôrô, Nouvelle Calédonie – en compétition internationale – octobre 2013
FESTIVAL DEI POPOLI, Firenze – Novembre 2013 – Primo Premio competizione internazionale e premio CG home video- cinemaitaliano.info
Festival CINEMA E DIRITTI UMANI, Napoli – dicembre 2013 – Menzione speciale
DOCUMENTIAMOCI filmfestival, Ceccano – gennaio 2014 – Premio miglior film
Les INATTENDUS, Lyon, février 2014
TERRA DI CINEMA, Parigi-Tremblay en France – marzo 2014
CONTEST – Nuovo cinema Aquila, Roma – giugno 2014 – Primo premio ex aequo
Festa di CINEMA DEL REALE, Specchia, luglio 2014
il film è uscito a febbraio 2014 in due sale di Firenze (Stensen e Alfieri) per due settimane, a giugno 2014 a Bruxelles (Flagey) per due settimane e a Roma (Nuovo Cinema Aquila) dal 25 settembre al 1 ottobre

testi, recensioni sul film:

Alcuni appunti di lavorazione:  Note sull’esperienza del film
Simona Baldanzi:
“Ieri sera ho assistito alla prima di “Per Ulisse” di Giovanni Cioni all’Odeon, in occasione del Festival dei popoli di Firenze. Un viaggio, una cosa che ti prende per mano con delicatezza come quella della mamma che ti fa assaggiare le prime onde del mare. Poi senti lo scricchiolio delle foglie e anche dentro di te si rompe qualcosa. All’inizio temi e ridi per esorcizzare, poi senti che si è spalancata una diga: non sei più abituata alla generosità di chi si sa raccontare senza censure o timori, alla poesia, alla follia, a un particolare. Non è un film sul centro PONTEROSSO di Firenze, è un film fatto e costruito con loro. Incredibilmente bello, sincero, vivo. C’è un’energia nella marginalità e nella disperazione capace di squarciare costole e respiri. Un film dove si sentono tutti i 6 anni di lavoro e di amicizia. Uscita dall’Odeon avrei camminato tutta la notte per le strade di Firenze con un cuore gonfio e tanta voglia di buttarmi in mare vestita. Avrei trovato anche il mare a Firenze, stanotte. Ne sono sicura.
Grazie”
Su mouvement.net  “Per Ulisse riduce lo scarto e rimescola le carte della normalità imbarcandoci dallo straniamento alla familiarità”
” Le réalisateur met en résonance plusieurs histoires avec celle d’Ulysse et tisse une polyphonie mêlant cinéma direct et scène jouée. Il construit ainsi progressivement un lieu improbable entre l’imaginaire et le réel. De même, il s’amuse avec malice à entrelacer le texte de l’Odyssée aux propos de ses personnages sous la forme de phrases inscrites sur fond noir sans indication d’auteur. Ce dispositif qui rythme le film confère aux mots d’aujourd’hui un statut d’intemporalité. Il nous égare. Pour Ulysse réduit l’écart et brouille les cartes de la « normalité » en nous embarquant de l’étrangeté à la familiarité (…)”
la suite et extrait de la rencontre avec le public: http://www.mouvement.fr/analyses/reportages/a-lussas-du-temps-et-du-tact
Philippe Simon sur cinergie.be: “(…)Nous sommes tous des Ulysse en puissance, et c’est cela sans doute qui explique l’étonnante construction de Pour Ulysse. Et c’est ici sans doute qu’il faut rendre hommage à l’art et la maîtrise de Giovanni Cioni. Car s’il parvient à nous entraîner à rejoindre ceux qui parcourent et habitent son Ithaque imaginaire, c’est grâce à une écriture qui tient du tour de force.Ce qui importe pour lui est ce mouvement qui d’ici à là-bas, nous emporte et nous ramène, ce sens du voyage et de son nécessaire retour. Alors, il va donner à son film ce lent balancement du flux et du reflux, cette pulsion souterraine de la mer qui revient sans cesse nous poser la question du rivage et dont la volte syncopée va rythmer tout le film.http://www.giovannicioni.org/archives/1383
Giona Nazzaro su Filmidee: “Per Ulisse, nuovo lavoro di Giovanni Cioni, che riporta all’ordine del giorno Alberto Grifi rileggendolo attraverso un approccio pasoliniano che conserva negli occhi il ricordo del miglior cinema di Ciprì & Maresco, forse ancor più che rispetto a In Purgatorio, e ampliando la disponibilità all’erranza e al canto de Gli intrepidi, offre uno straordinario approccio lirico a esistenze cadute attraverso le maglie della selezione naturale del neoliberismo. Il racconto, l’affabulazione, si piegano in continuazione su stessi, i corpi eccedono il film attraverso la testimonianza della loro voce. Il regista offre il proprio sguardo, le proprie inquadrature, come ultimo asilo. Innestato sulla centralità del canto, il film si offre anche come una riflessione sulla centralità del mitologema d’Ulisse. Dalla poesia lirica al metodo mitico per tornare infine al canto: Per Ulisse è tutto il cinema di Giovanni Cioni in una scelta di campo che coincide con quella di aprire il perimetro dell’inquadratura all’altro.”http://www.giovannicioni.org/archives/1390
Giulio Sangiorgio su Gli Spietati : “Se questo è l’anno in cui l’Italia ricopre d’alloro il cinema del reale, con i premi – sia a Venezia che a Roma – a due opere che si sottraggono alla media di un’antica concezione di documentario (che comunque ammorba la produzione del paese, tra lirici documentari di denuncia e ritratti arty d’artista), è il caso di recuperare il lavoro di un’eccellenza italiana, Giovanni Cioni, di cui il sito cinemaitaliano.info ha ammirevolmente edito in dvd In purgatorio (2009). In questi giorni in Concorso al Festival dei Popoli con Per Ulisse (già al fondamentale Visions du Réel di Nyon), Cioni è un regista pressoché ignorato al di fuori dei circuiti festivalieri, nonostante i suoi film abbiano trovato la via della distribuzione in sala sia in Belgio che in Francia (dove ha studiato, dove è nato)”: Il seguito:http://www.spietati.it/z_dettaglio_contributo.asp?idContributo=106
la conversazione con Alberto Lastrucci, direttore del Festival dei Popoli

The motivation of the Jury of the international competition for the price: “With the metaphorical frame of a cathartic journey, this film is truly of the people, made with people, and not just about people. Transforming indelible moments of story-telling and play-acting into eccentric cinema, the filmmaker restores us to the deep feeling of listening, of being open and responding with our own bodies to the experiences, fragilities, insanities, joys, and inherent beauty of other human beings”
La motivazione della giuria della competizione internazionale per il premio: “Attraverso la metafora del viaggio catartico, questo film appartiene veramente alla gente, è fatto con la gente piuttosto che su di essa. Trasformando indimenticabili momenti di narrazione e recitazione in un cinema eccentrico, l’autore ci riporta al sentimento profondo dell’ascolto, della capacità di aprirsi e rispondere con i nostri corpi alle esperienze, alle fragilità, alle follie, alle gioie e alla bellezza intrinseca di ogni essere umano”.
Paolo Russo su La Repubblica Firenze: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/02/15/news/per_ulisse_nelle_sale_il_poema_degli_ultimi-78702833/
Una conversazione con Daniela Brogi per Le Parole e le Cose: “Spesso il cinema documentario documenta nel senso che ti dice le cose stanno così. È importante, certo, capire che le cose stanno così, ma è altrettanto importante capire cosa fare, nel senso che non siamo costretti a subire, anzi si può smettere, anche già facendo cambiare lo sguardo. E questo per me è importante: non è più solo un atto artistico, ma etico, politico” http://www.leparoleelecose.it/?p=13890#more-13890
Alcune recensioni dell’uscita del film a Bruxelles:
“…giusto, ammirevole e sconvolgente” Louis Danvers, Le Vif L’Express http://focus.levif.be/culture/cinema/critique-cine-pour-ulysse-juste-admirable-et-bouleversant/article-review-14735.html
“…un’opera immensamente poetica…” Philippe Manche, Le Soir http://mad.lesoir.be/cinema/film/93775-pour-ulysse/
Niels Ruell, Agenda Magazine http://www.agendamagazine.be/en/blog/ulisse
Fernand Denis, La Libre Culture http://issuu.com/saipm/docs/llc_20140611_llc_full/2
Altre belle recensioni su Point Blank, Quinlan, Mauxa e Sentieri Selvaggi per l’uscita del film a Roma (settembre 2014): http://www.giovannicioni.org/archives/1545
Una conversazione su PANORAMIQUES 56
Un texte de Guillermo Kozlowski qui explore le rapport entre cinéma et folie à travers trois films: Le testament du Docteur Mabuse de Fritz Lang, Les Maitres Fous de Jean Rouch et Per Ulisse: REGARDER DEPUIS LA FOLIE

un film di Giovanni Cioni  (Italia, Francia. 1h30, 2013)

 image/immagine Giovanni Cioni, montage/montaggio Aline Hervé, sound design Saverio Damiani, étalonnage/correzione colore Ercole Cosmi, organisation /organizzazione Maurizio Fiume, Valeria Pignatelli, Romilda D’Ambrosio, Flavia Cardone, Laetitia Jourdan, Marilyn Belbenoit Produit par/prodotto da Angelo Curti – Teatri Uniti, Napoli et/e Michel David – Zeugma Films, Pariscon la partecipazione di Regione Toscana e Toscana Film Commission, avec l’aide du Centre National de la Cinématographie et de l’Image animée, avec le soutien de la bourse Brouillons d’un Rêve de la SCAM – Paris, avec le concours de Doc Outlook Visions du Réel à Nyon

 LUCA 1mare madre 2KIARASTEFANO M RACCONTO