Apr
06

PASOLINI, NON è SOGNO, PER ULISSE- BPI, avril-juin 2021

NON è SOGNO e PER ULISSE sont programmés à la BPI Bibliothèque Publique d’Information à Paris,
dans le cadre de la rétrospective PASOLINI, pasoliniennes, pasoliniens! organisée par la Cinémathèque du Documentaire, consacrée à Pasolini “de fable en réel”,
avec les documentaires de Pasolini, l’oeuvre de Cacilia Mangini, films de Michelangelo Frammartino, Alessandro Comodin, Arianna Lodeserto,  Pietro Marcello entre autres
Le programme https://agenda.bpi.fr/cycle/pasolini-pasoliniennes-pasoliniens/

Les dates ( les projections en avril seront online… espérons des projections salle en juin)

PER ULISSE

Le 21/04/2021 à 20h00

Le 09/06/2021 à 20:00

NON è SOGNO

Le 22/04/2021 à 20h00

Le 10/06/2021 à 20:00

UNE RENCONTRE EN DIRECT avec le public aura lieu après la projection de Non è Sogno

Jun
13

WORKS IN PROGRESS

NON È SOGNO

FRAGMENTS D’UNE OEUVRE sur Tenk

NOVEMBRE-DECEMBRE 2020. Dans les Fragments d’une oeuvre de la plateforme Tënk.fr sont proposés trois de mes films, dont le dernier Non è Sogno (inédit en France),Dal Ritorno/ Depuis le Retour et Per Ulisse – Pour Ulysse. Prochainement sur Tënk Europe

NON È SOGNO su Mymovies.it
in occasione del Locarno Film Festival 2020 martedì 11 agosto ore 21.30

L’ILE AUX VOIX/CINCO SOLES, world premiere, aprile 2020

CINéLAB LIMA, novembre 2019

Dagli Appennini alle Ande – un

Sep
15

settembre 2017: su VIAGGIO A MONTEVIDEO e LABORATORIO NUVOLE

“L’immagine come struttura potenziale, l’immagine come scorcio di un tempo nel paesaggio dell’immagine, l’immagine come una riviviscenza di un punto nel tempo che ritorna e che è sempre un altro, pieno del Senso e delle cose. Viaggio a Montevideo rappresenta una lontananza che, come tale, non è mai raggiunta, è un viaggio che ammette la partenza, il ritorno mentre «il tempo  è scorso, si è addensato, è scorso» (Campana 2003, 49). Il titolo del film di Giovanni Cioni – presentato nella sezione Satellite alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2017 – recupera tutta la cosmogonia poetica di Dino Campana il cui movimento squama il paesaggio su cui l’occhio si posa per aprire un varco, «un ponte di passaggio» che anticipa la visione.”

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